Nel testo Chess Structures – A Grandmaster Guide il Grande Maestro M. Flores Rios identifica ben cinque diverse strutture pedonali che scaturiscono alla difesa Est Indiana (detta anche difesa Indiana di Re) e dalle sue molte varianti. Conviene quindi analizzare in dettaglio la disposizione dei pedoni che ispirano differenti piani per il Bianco e per il Nero.
Rios struttura difesa Est Indiana 1
La struttura difesa Est Indiana 1 si differenzia dalle altre per via della presenza della colonna c aperta, che può porre problemi al Nero nel caso il Bianco cercasse di portare una Torre in settima lungo questa colonna. Il tema del controllo della colonna è quindi importante e determina differenti piani strategici sia per il Bianco sia per il Nero.
Questo il diagramma dato da Rios nella struttura difesa Est Indiana 1:

Struttura difesa Est Indiana 1
Piani del Bianco
1 – Contrasto del controllo della colonna aperta c. Nel caso in cui il Nero abbia il controllo della colonna aperta c, il Bianco deve contrastarlo difendendo i punti d’ingresso, specialmente la casa c2.
2 – Invasione sulla settima traversa. Se è invece il Bianco che ha guadagnato la colonna c, deve prepararsi a invadere la settima traversa, eventualmente anche con la cattura del pedone b7.
3 – Espansione sul lato di Donna per guadagnare spazio. Ciò è fatto con la spinta a2-a4-a5, allo scopo di limitare la mobilità del Nero e potenzialmente crearsi un pedone passato dopo il cambio dei pedoni.
4 – Contrastare la spinta del Nero b7-b5. In risposta il Bianco può giocare a2-a4 seguita dalla manovra del cavallo Cb4-c6.
Piani del Nero
1 – Controllo della colonna aperta c. Se il Bianco non controlla la colonna, il Nero può raddoppiare le Torri sulla colonna e arrivare in settima nella casa c2. Questo è un piano ideale di difficile attuazione perché raramente il Bianco non adotta contromisure. Si tratta quindi di un piano semplice ma poco realistico.
2 – Contro gioco sull’ala di Re. Il Nero può giocare f7-f5 e cambiare poi f5xe4 per aprire la colonna f. Con la manovra successiva Ag7-f6-g5 si possono effettivamente creare problemi al Re Nero, eventualmente rafforzando l’attacco con le spinte h7-h5-h4-h3. Se il Bianco fosse troppo lento nel gioco, il Nero avrebbe anche il tempo di giocare l’attacco f7-f5 seguito da f4 e dalla spinta g6-g5-g4.
3 – Spostare l’alfiere in campo scuro da g7 a b6. Ciò è realizzato con la manovra Af6-Ad8.
Il piano n. 2 del Nero è quello più incisivo, e il Bianco può cercare di arginare l’attacco sull’ala di Re creando diversioni sulla colonna c. Per questo motivo nei piani del Nero è fondamentale la rapidità d’esecuzione: se il Bianco gioca correttamente, la spinta g6-g5-g4 potrebbe risultare troppo lenta e il piano più efficace sarebbe quello dell’apertura della colonna f.
Rios struttura difesa Est Indiana 2
La struttura pedonale della difesa Est Indiana 2 può originarsi, oltre che dalla difesa Est indiana anche dalla difesa Benoni; è caratterizzata, a differenza dalla prima vista, dall’assenza della colonna aperta c e dalla presenza del pedone nero in c5 (invece che c7 come nella difesa Est Indiana 3). La presenza del pedone in c5 migliora le possibilità del Nero di contrastare e rallentare l’attacco sull’ala di Donna del Bianco, dando a sua volta la possibilità di sferrare un attacco significativo sull’ala di Re. A sua volta, il Bianco ha un notevole vantaggio di spazio e i suoi piani strategici possono interessare da entrambi i lati. La struttura tipicamente chiusa fornisce diversi piani a entrambi, spesso portando a finali complessi e ricchi anche di spunti tattici.
Questo il diagramma dato da Rios nella struttura difesa Est Indiana 2:

Struttura difesa Est Indiana 2
Piani del Bianco
1 – Creare tensione sulla colonna b. Con la spinta b2-b4, la colonna b in seguito potrebbe essere usata per invadere lo spazio del Nero. Si tratta del piano più comune per il Bianco perché sfrutta lo spazio maggiore sull’ala di Donna che si è guadagnato con questa struttura pedonale.
2 – Creare tensione al centro. Questo piano può iniziare con la rottura f2-f4, per poi essere combinato con un attacco sull’ala di Re o un attacco al pedone debole del Nero in d6.
3 – Blocco dell’ala di Re e attacco sull’ala di Donna. I due temi sono sinergici: prima si blocca con g2-g4 l’ala di Re; quindi, si procede ad attaccare sul lato di Donna.
4 – Cambiare gli alfieri in campo chiaro. Per contrastare l’attacco possibile del Nero sull’ala di Re, può essere utile cambiare gli Alfieri in campo chiaro.
5 – Uso dell’avamposto in e6. Solo nel caso in cui il Nero attui la rottura f7-f5, si può posizionare un cavallo nell’avamposto e6 con la manovra Cg5-e6 (se il Nero lo consente).
Piani del Nero
1 – Attacco sull’ala di Re. Ciò può essere realizzato con la spinta f7-f5-f4 seguito da g6-g5-g4. Se il gioco del Bianco fosse aggressivo, questo piano potrebbe essere troppo lento. Viceversa, se il gioco sull’ala di Donna del Bianco è stato indebolito, questo piano è sicuramente il più ambizioso.
2 – Apertura della colonna f. Il Nero può giocare f7-f5 e cambiare poi f5xe4 per aprire la colonna f. Paragonato al piano n. 1, è sicuramente più veloce ma meno pericoloso per il Bianco.
3 – Attivare l’alfiere in fianchetto. Dopo le spinte h7-h5-h4 l’alfiere nero può essere reso più mobile portandolo sulla diagonale h6-c1.
4 – Cambiare gli alfieri in campo chiaro. Per contrastare l’attacco possibile del Nero sull’ala di Re, può essere utile cambiare gli Alfieri in campo chiaro.
Trasformazione della struttura
SI può avere una trasformazione della struttura dei pedoni se si cattura il pedone su f5, aprendo la colonna g e controllando la casa e4. Ciò può dare inizio a un potenziale attacco del Nero sull’ala di Re.
Un’altra possibilità è l’avanzamento del Bianco del pedone f3 o f4, di cui si possono avere numerosi esempi nelle partite commentate.
Rios struttura difesa Est Indiana 3
La struttura pedonale della difesa Est Indiana 3 può originarsi, oltre che dalla difesa Est indiana anche dalla difesa Bogo Indiana, come per esempio nel gioco:
1.d4 Cf6 2.c4 e6 3.g3 Ab4+ 4.Ad2 De7 5.Cf3 Cc6 6.Cc3 Axc3 7.Axc3 d6 8.Ag2 e5 9.d5 Cb8

Una delle posizioni in cui si genera la struttura di pedoni della difesa Est Indiana 3
La posizione qui descritta è scaturita dal cambio effettuato dal Nero del suo Alfiere in campo scuro, ma non sempre ciò avviene e le linee strategiche del Nero si adattano a entrambi i casi, con o senza l’Alfiere nero in campo scuro.
La struttura dei pedoni della difesa Est Indiana 3 è caratterizzata da una catena di pedoni in cui il Bianco può minare la base (d6) con la spinta c4-c5 e il Nero, analogamente, può minare la base della catena del Bianco (e4) con la spinta f7-f5.

Questo il diagramma dato da Rios nella struttura difesa Est Indiana 3.
Le due idee strategiche principali che si oppongono sono per il Bianco l’attacco sull’ala di Donna e per il Nero l’attacco di matto al Re bianco, ma sono molti i piani a disposizione di entrambi i giocatori.
Piani del Bianco
I primi due piani del Bianco sono i più comuni, a cui si oppone più frequentemente il piano n. 1 del Nero.
1 – Rottura sull’ala di Donna e invasione sulla colonna c. Con la spinta c4-c5 e il cambio c5xd6 si può aprire la colonna c e tentare dalla colonna aperta l’invasione dello spazio del Nero.
2 – Espansione sull’ala di Donna. Come nel primo piano si inizia con la spinta c2-c4 ma si procede con c4-c5-c6. Se il Nero replica con b7-b6, allora il piano diventa a2-a4-a5xb6 e l’invasione diventa possibile sulla colonna a.
3 – Blocco dell’ala di Re e attacco sull’ala di Donna. I due temi sono sinergici: prima si blocca con g2-g4 l’ala di Re; quindi, si procede ad attaccare sul lato di Donna con uno dei due piani precedenti.
4 – Uso dell’avamposto in e6. Solo nel caso in cui il Nero attui la rottura f7-f5, si può posizionare un cavallo nell’avamposto e6 con la manovra Cg5-e6 (se il Nero lo consente).
5 – Cambiare gli alfieri in campo chiaro. Per contrastare l’attacco possibile del Nero sull’ala di Re, può essere utile cambiare gli Alfieri in campo chiaro (esattamente come nella difesa Est Indiana Tipo II).
Piani del Nero
1 – Attacco sull’ala di Re. Ciò può essere realizzato con la spinta f7-f5-f4 seguito da g6-g5-g4-g3 oppure gxf3.
2 – Apertura della colonna f. Il Nero può giocare f7-f5 e cambiare poi f5xe4 per aprire la colonna f o attaccare la base della catena di pedoni bianchi (il pedone e4)
3 – Attivare l’alfiere in fianchetto. Se nella partita il Nero ha giocato l’Alfiere in fianchetto Ag7, dopo le spinte h7-h5-h4 l’Alfiere nero può essere reso più mobile portandolo sulla diagonale h6-c1 con la mossa Ag7-h6.
4 – Creare tensione al centro. Si può cercare di aumentare la tensione al centro giocando c7-c6 e rientrando in una struttura difesa Est-Indiana 1.
5 – Rallentare l’attacco del Bianco sull’ala di Donna. A questo scopo si gioca la spinta c7-c5 rientrando nella struttura difesa Est Indiana 2.
Trasformazione della struttura
Analogamente alla struttura difesa Est Indiana 2, anche in questo caso può verificarsi una trasformazione della struttura con la ricattura exf5; in questo caso il Nero può decidere di riprendere con il pedone f5 o un pezzo.
La trasformazione che sembra più sicura per il Nero è quella in cui la ricattura avviene con il pedone gxf5 con il conseguente controllo della casa e4.
Rios struttura difesa Est Indiana aperta
Questa struttura aperta si genera nella Difesa Est indiana quando il Nero cattura con e5xd4 o da alcune linee della Difesa Philidor o della Difesa Bogo-Indiana. La struttura si evolve in genere con il posizionamento in fianchetto dell’Alfiere Nero in g7 e dalla spinta c7-c6 per evitare che il Bianco piazzi un cavallo in d5.
In genere si osserva in questa struttura che il Bianco ha un certo vantaggio di spazio e con la possibilità, inoltre, di attaccare il pedone d6 del Nero. Da parte sua, il Nero può sfruttare combinazioni tattiche.

Questo il diagramma dato da Rios nella struttura difesa Est Indiana aperta
Piani del Bianco
Il Bianco ha molti piani a disposizione:
1 – Pressione sulla colonna d. Il Bianco cerca di attaccare facendo pressione sulla colonna d, il pedone.
2 – Espansione sull’ala di Re. Si ottiene con la spinta f2-f4 seguita da g2-g4.
3 – Rottura sull’ala di Re. Si ottiene con le spinte e4-e5 e f4-f5.
4 – Cercare di non cambiare troppo i pezzi. Il Bianco può così maggiormente sfruttare il vantaggio di spazio.
5 – Espansione sull’ala di Donna. SI può ottenere con le spinte a2-a3 e b2-b4.
Piani del Nero
1 – Cercare di cambiare i pezzi. Si tratta del piano opposto al n. 4 del Bianco: il Nero lo applica per diminuire lo svantaggio di spazio.
2 – Attacco del pedone c4. Il Nero posiziona i cavalli in e5 e c5, quindi muove la Donna Db6-b4 attaccando cos’ il pedone c4. Se il Bianco risponde con b2-b3, il Nero può cambiarlo con a7-a5-a4xb3seguito da Ta3.
3 – Rottura al centro. Si effettua con d6-d5. Sarebbe il piano ideale da attuare ma molto difficile in pratica
4 – Competizione per il controllo del centro. Si può ottenere con la rottura f7-f5, per poi cambiare il pedone f per il pedone e del Bianco.
5 – Attaccare il pedone bianco c4. Un piano alternativo al n. 2 può essere a7-a6, c7-c6 e b7-b5.
6 – Attacco sull’ala di Re. Si ottiene posizionando un cavallo in f4, seguito da g6-g5 per evitare il contro gioco del Bianco f3-f4.
Rios struttura difesa Est Indiana complessa
Questa struttura è descritta da Rios come un caso “complesso” perché di fatto si hanno a disposizioni diverse opzioni di cambio sia per il Bianco sia per il Nero a partire dalla disposizione dei pedoni mostrata nel diagramma dato da Rios nella struttura difesa Est Indiana aperta:

Diagramam dato da Rios della struttura difesa Est Indiana aperta
Trasformazioni
Rios chiama questa difesa “complessa” anche perché la sua flessibilità la rende capace di portare a ben otto differenti trasformazioni:
- Il Bianco gioca d4-d5, il Nero cattura con il pedone c e il Bianco replica con la cattura del pedone exd5. SI ricade nella struttura Rios Najdorf 1.
- Il Bianco gioca d4-d5, il Nero cattura con il pedone c e il Bianco replica con la cattura del pedone con un pezzo leggero.
- Il Bianco gioca d4-d5, il Nero cattura con il pedone c e il Bianco replica con la cattura del pedone cxd5. Si rientra quindi in una struttura difesa Est Indiana 1
- Il Bianco gioca d4-d5 e il Nero replica con c6-c5, rientrando quindi in una struttura difesa est Indiana 2
- Il Bianco gioca d4-d5 quando il pedone Nero è ancora in c7, rientrando in una struttura difesa est Indiana 3
- Il Nero gioca exd4 rientrando in una struttura difesa est Indiana aperta.
- Il Bianco cattura con dxe5 e il Nero replica con dxe5. Questo è il diagramma mostrato da Rios:

Posizione che si raggiunge quando il Bianco gioca dxe5 e il Nero replica con dxe5
Questo ultimo caso è una trasformazione indipendente rispetto alle altre, che non porta a rientrare in casi visti precedentemente. Il pedone c4 del Bianco è più avanzato e fornisce un certo vantaggio di spazio. In questa disposizione si possono individuare tre piani diversi per il Bianco e per il Nero.
Piani del Bianco
1 – Modificare la struttura con la spinta c4-c5. Il Bianco può successivamente cercare di posizionare un cavallo nel nuovo avamposto che si è creato in d6. SI tratta forse del piano più importante per il Bianco.
2 – Difesa della casa d4. Il piano di difesa cerca di impedire al Nero il controllo di questa casa.
3 – Espansione sull’ala di Donna. Si ottiene con le spinte a2-a3 e b2-b4. Questo piano è sinergico con il controllo della colonna d e il tentativo di irrompere nella settima traversa.
Piani del Nero
1 – Occupazione della casa d4. Il Nero cerca di posizionare un pezzo possibilmente un cavallo, in d4.
2 – Controllo delle case scure. Il Nero cerca di cambiare gli Alfieri in campo scuro, o gioca a7-a5 e posiziona un cavallo in c5.
3 – Espansione sull’ala di Re. Soprattutto nel caso in cui il Bianco scelga il piano n. 1 o n. 3 (spinta c4-c5 o espansione sul lato di Donna), il Nero può contro giocare rispondendo con f7-f5. Questa reazione dev’essere però veloce.
Esempi
Numerosi e ben commentati esempi si trovano nel testo Chess Structures – A Grandmaster Guide di M. Flores Rios.