L’interposizione di Spassky è un’idea strategica che risale alla partita Spassky-Karpov (San Pietroburgo 1974): serve per impedire il cambio delle Torri che si contendono il controllo di una colonna, permettendo un raddoppio che si rivelerà strategico per dominare la colonna stessa. Di solito il pezzo che si interpone è un Alfiere, un pezzo che poi può facilmente ritirarsi, scoprendo l’azione dei pezzi pesanti raddoppiati.
Nella partita Spassky-Karpov l’interposizione non era che la conseguenza dell’attacco all’Alfiere e, come tale, quasi obbligata. Più interessante è vedere come Karpov fece tesoro della lezione e applicò l’idea di Spassky in una sua partita contro Unzicker (Nizza 1974):
B
Karpov: “il Bianco, sotto la protezione dell’Alfiere, concentra una forza d’attacco sull’ala di Donna. Contemporaneamente i pezzi neri restano scoordinati”. Karpov giocò 1.Aa7! impedendo il cambio delle Torri; il Nero replicò con 1…Ce8?! e andò a stare decisamente peggio dopo 2.Ac2 Cc7 3.Tea1!. In realtà, il modo migliore di lottare contro l’interposizione di Spassky è di interrogare la posizione dell’Alfiere; Unzicker avrebbe dovuto giocare 1…Dc7 2.Ac2 Ca5!! e ora l’Alfiere temerario rischia di essere cambiato per il Cavallo molto più passivo: il Bianco ha solo un leggero vantaggio (la migliore è 3.Ae3 di fatto rinunciando all’interposizione). Quindi, perché l’idea dell’interposizione sia buona, occorre che l’Alfiere sia sufficientemente stabile.
Ecco l’idea realizzata ancora una volta contro Karpov (Kasparov-Karpov, Mosca 1985):
B
1.Ah7! Tf8 2.Th6 Cc7 3.Cg3 Cf7 4.Th2 Ce6 5.Cd3 Cg7 6.Tch1 e il Bianco ha un leggero vantaggio.