• HOMEhome
  • CORSO DI SCACCHI
    • Chi siamo
    • Contatti
  • Per cominciare
  • Livello medio
  • Strategia
  • Tattica
  • Finali
  • albanesi.it

Sovraccarico

I vecchi libri di combinazioni includevano nei temi tattici anche il sovraccarico dei pezzi; in realtà molte combinazioni che vengono classificate come sovraccarico non sono altro che riconducibili ad altri temi tattici come la deviazione.

Il termine “sovraccarico” veniva a sproposito utilizzato per indicare una situazione che collassava perché i pezzi non reggevano un attacco condotto con precisione. Il seguente è un esempio tratto dall’enciclopedia iugoslava delle combinazioni (ed. 1980) che indica come sovraccarico una combinazione che in realtà si basa su un’inchiodatura.

DeviazioneB

Nella Lehmann-Lau (Arosa, 1952), il pedone d5 non è difeso perché la Donna è inchiodata da quella avversaria sul Re per cui il Bianco gioca 1.Txd5! Dxa4 (meglio, si fa per dire, perdere la Donna con 1…0-0-0) 2.Te1+ e matto in due a seguire.

L’esempio che segue è invece tratto dalla sezione Sovraccarico dei pezzi del testo di Livshits Misura il tuo Q.I. Scacchistico; si tratta della Klundt-Cerer (corrisp., 1970).

DeviazioneB

Dopo 1.Cxd5 exd5 (è migliore 1…h6, ma il Nero resta con un deficit materiale decisivo) 2.Cxd7 Dxd7 con 3.Axh7+! si devia il Cavallo e si guadagna la Donna (se 3…Rh8 4.Af5+).

Ecco un esempio di presunto sovraccarico dove invece le due varianti principali prevedono la prima il tema della deviazione e la seconda (migliore) quello dell’eliminazione del difensore.

Nella Lederman-Pytel (Le Havre, 1977), se il Nero potesse giocare Txe1#, la partita sarebbe conclusa.

DeviazioneN

Giocando 1…Df3! si minaccia il matto in g2 e si devia la Donna che difendeva dalla precedente minaccia di matto (2.Dxf3 Txe1#); se il Bianco prende l’Alfiere, perde la qualità dopo 2.Cxh3 Dxc3 3.bxc3 Txe1+.

L’ultimo esempio sul non preciso uso del termine sovraccarico è dato dalla partita Trubnikov-Radchenko (Novorossisk, 1965). In realtà si tratta di una deviazione.

DeviazioneN

La combinazione vincente devia la Donna con: 1…Ad2! 2.Dxd2 (se 2. Txf5 Txf5 3. Cxd2 Txf1+ 4.Cxf1 e4 5.Cxe4 De4+!) Axe4+ 3.Rg1 (se 3.Cxe4 Dxe4+ 4.Rg1 Dg2+!!) Dxg3+!! 4.hxg3 h2+! e vince perché a 5.Rxh2 segue 5…Th7+ 6.Rg1 Th1#.

Le note alle possibili varianti sono di Livshits, ma un computer fa decisamente meglio; trova difese un po’ più lunghe, ma soprattutto trova la geniale 2.Cf6+! Txf6; ora la variante con Dxg3+ non funziona più perché Th6+ (anziché Th7+) non è possibile perché la Torre è in presa della Donna in d2 (dopo 3.Dxd2). Da notare che Cf6+ serve solo a deviare (adescare) la Torre in una casa dalla quale non può dare impunemente scacco spostandosi sulla colonna h.

Dopo 3.Dxd2 Ae4+ 4.Rg1 la posizione è nettamente a favore del Nero (4…Txf2 5.Txf2 Txf2 6.Dxf2 Ad3), ma non è immediatamente vinta.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

LE IDEE REGALO

finali elementari negli scacchi Un finale è elementare quando esistono semplici regole che permettono a un giocatore di forza molto modesta di battere il campione del mondo. Questa definizione permette di dare la massima efficienza allo studio del finale, consentendo anche a giocatori di forza magistrale da un lato di non perdere tempo ed energie nello studio di finali talmente complessi da essere poi non gestibili in partita e dall’altro di non avere buchi clamorosi nella preparazione. Il testo è pertanto adatto ai giocatori che vanno dal principiante al Maestro con 2.200 punti Elo
capire gli scacchi La seconda edizione di Capire gli scacchi è il sunto della profonda rivoluzione nella didattica scacchistica dell’ultimo quinquennio. In particolare appare ormai chiaro che i metodi di studio per un giocatore che aspiri a diventare Grande Maestro sono diversi da quelli per l’amatore di buon livello che ha evidenti limiti di tempo e a cui questo volume è destinato. Devono essere quindi implementati metodi di allenamento e di gioco (il METODO SCAS) che dirigano il giocatore verso ciò che offre il massimo risultato con il minimo sforzo. Capire gli Scacchi non porta al titolo di Grande Maestro, ma è una delle vie più efficienti per ottimizzare il tempo dedicato agli scacchi.

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati