Lo sgombero di casa è un tema tattico ben conosciuto; meno nota, soprattutto fra i principianti la finalità di sacrificare un pedone per far spazio a un’altra unità, di solito non piazzata in modo ottimale, cioè con uno scopo puramente posizionale. Sacrificare un pedone può cioè migliorare la collocazione dei nostri pezzi e può essere un buon investimento.
Il pezzo che di solito beneficia dello sgombero è il Cavallo che avanza minacciosamente in campo nemico portandosi in avamposto. Lo sgombero posizionale a vantaggio di altri pezzi di solito si basa sempre su una minaccia tattica che può essere parata, ma con un peggioramento generale della posizione del difendente. Per esempio nella vecchissima (1913) Capablanca-Dus Chotimirsky l’Alfiere del Bianco è piuttosto passivo:
B
Capablanca giocò: 25.e5! con la minaccia dell’attacco doppio in c8 e h7 dopo Df5. 25…g6 26.e6! Tf8 27.Cg3 con vantaggio.
Il prossimo è invece un esempio solamente posizionale a favore dell’Alfiere. Nella Fischer-Spassky (1972; sesta del match mondiale):
B
Il Bianco giocò: 20.e4! d4 (non sempre il sacrificio viene accettato: in questo caso avrebbe rovinato gravemente la struttura dei pedoni neri) 21.f4 De7 22.e5! con limitazione del Cavallo: il Bianco vinse dopo 20 mosse.
Il sacrificio a vantaggio di un Cavallo può avvenire con la formazione di un avamposto stabile oppure di uno instabile. Ecco un esempio di avamposto stabile (esempio di Gelfer):
N
1…b4 2. Cb1?! (con l’idea di occupare c4 passando per d2) 2…c4! bxc4 e ora il Cavallo può portarsi in c5. Si noti che si poteva giocare subito c4 (come suggerisce Gelfer che attribuisce a 1…b4 un punto di domanda perché non si accorge che c4 può essere giocato come seconda mossa, portando in errore il Bianco che dovrebbe giocare 2.Ce2 anziché 2.Cb1).
Ecco invece un esempio di avamposto stabile non sostenuto che serve solo come transito del Cavallo:
N
Si tratta della celeberrima Steinitz-Von Bardeleben (Hastings 1895). Il Nero qui giocò l’errata 16…c6? al posto della corretta 16…Rf7, dando modo a Steinitz di eseguire il sacrificio di sgombero: 17.d5! cxd5 18.Cd4 Rf7 19.Ce6 Thc8? (meglio era 19…Cc6) 20.Dg4 g6 21.Cg5+ Re8 e Von Bardeleben abbandonò dopo poche mosse mentre Steinitz annunciava matto in 14 mosse (matto che in realtà non c’è se il Nero sacrifica subito la Donna dopo 22. Te7+ Dxe7).
Esistono esempi anche molto più complessi in cui il semplice portare in attacco i propri pezzi giustifica ampiamente il sacrificio. Nella Polugaevsky-Petrosian (Camp. URSS 1970) il Nero ha il problema di migliorare la posizione dei Cavalli:
N
Seguì: 19…e4! 20.Axe4 Axe4 21.dxe4 Cef6 e si è anche liberata la casa e5 per il Cavallo in d7; il Nero vinse dopo altre 14 mosse.
A volte l’avamposto che si ottiene è così stabile da generare il collasso nella posizione nemica. Nella Atanasov-Hort (Lipsia 1973) il Bianco è pronto a giocare Cc4 bloccando la posizione.
N
Hort giocò 39…c4! 40.Cxc4 (relativamente migliore 40.Rc2 Cc5 41.Ta2 g4) 40…Cc5+ con netto vantaggio, vista la debolezza dei pedoni bianchi in a4 ed e4.
Ci si potrebbe chiedere come mai negli esempi di questa pagina ci si sia limitati alle poche mosse successive al sacrificio di pedone, anziché vedere l’intero succedersi della partita fino all’epilogo. In realtà, molti degli esempi su testi piuttosto attempati riportano le intere partite, sopravalutando il ruolo del sacrificio di sgombero. Un’analisi più attenta dimostra che spesso il difendente perde perché non riesce a trovare le mosse migliori; in alcuni casi il sacrificio di sgombero non è neppure la mossa migliore, ma i suoi effetti sono devastanti. Ciò dimostra come migliorare la collocazione dei pezzi aumenti l’iniziativa e rende il compito del difensore molto difficile.
Ecco un esempio di quanto detto (Kasparov-Najdorf, Bugojno 1982).
B
Il Bianco giocò 17.d5!? exd5 18.e5 con una manovra classica con questo raggruppamento di pezzi. Seguì: 18…De6 19.Cd4 De5 20.Cf5 Af6?!. Kasparov vinse velocemente dopo: 21.Dg4 Tce8? 22.Ad2 Dxa1 23.Txa1 Axa1 24.Cxg7! Axg7 25.Ah6. Kasparov dovette ammettere che dopo 20…Cc4 (oppure 20…Ad6) il Nero è in vantaggio perché il Bianco non ha sufficiente compenso.
Vale la pena di ricordare infine i numerosi esempi in cui, con due pedoni bianchi e4 ed f4 affiancati, il Bianco spinge il pedone, liberando la casa e4 e dopo la presa (de5 o fe5) può seguire anche la spinta del pedone f in f5. Celebre è l’esempio Botvinnik-Pomar (Varna 1962):
B
Dopo 12.e5! fxe5 13.f5 Af7 14.Ce4 (migliore 14.Dg4) 0-0-0 15.Dg4 Rb8 16.Dxg7 Ah5? (migliore 16…Tfd8) 17.Cxd6 avrebbe dato al Bianco un vantaggio immediato (Botvinnik giocò invece 17. Tf2?! e vinse alla trentesima mossa).