Il sacrificio di qualità indica la cessione di una Torre per un pezzo leggero (Alfiere o Cavallo). In genere il principiante tende a considerare la possibilità di tale sacrificio a fini solo tattici. Per esempio, nel diagramma che segue è evidente che il Bianco vince facilmente con 1.Txf6!.
B
In realtà, è più utile limitare la nozione di sacrificio di qualità a quelli posizionali, fatti con la prospettiva di sfruttarli a media-lunga scadenza. In quest’ottica è evidente che il cedente il materiale deve per forza trovare un compenso. I casi più comuni di compenso sono:
- coppia degli Alfieri
- pedone passato
- avamposto per un Cavallo (possibilmente avanzato)
- chiusura delle colonne alle Torri avversarie
- esposizione del Re avversario
- finale teoricamente favorevole o patto.
Questi vantaggi tendono a dare iniziativa alla parte che effettua il sacrificio oppure a toglierne all’avversario. Sperabilmente l’iniziativa deve essere tale da portare a un miglioramento stabile della posizione; infatti il sacrificio di qualità deve essere visto come un investimento che deve rivelarsi fruttuoso. Se l’avversario riesce invece a eliminare il fattore di compenso prima che il sacrificio di qualità sia stato sfruttato (cioè abbia prodotto un vantaggio stabile o abbia eliminato stabilmente un vantaggio avversario), allora si può dire che il sacrificio non è andato a buon fine. Per esempio, più pezzi vengono cambiati e più la Torre può diventare forte perché ha più case a disposizione.
Sacrifici errati
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Molti giocatori approverebbero la scelta del Nero (Panov-Simagin, Mosca 1943) che sacrificò la qualità con 12…Ah8. In effetti il Nero vinse, ma oggi nessun forte giocatore riuscirebbe a contrastare un computer, a riprova che il compenso è solo illusorio e basato sul fatto che, squilibrando la posizione, a ogni mossa è possibile sbagliare. In questa posizione il sacrificio di qualità vuole solo conservare l’Alfiere camposcuro, un po’ troppo ottimistica come strategia.
Paradossalmente, in epoca moderna il sacrificio di qualità posizionale scorretto ha preso il posto dei sacrifici tattici scorretti dell’epoca romantica. La partita continuò con 13.Axf8 Dxf8 14.Cd4 Ac4 15.g5 Cfd7 16.Ah3 e6 17.Rb1 (forse meglio 17.f4) Ce5 18.f4 Cf3 19.Cxf3 Axc3 20.bxc3? Come si vede il Bianco non ha saputo sfruttare la qualità, concedendo una certa iniziativa al Nero (iniziata soprattutto con lo spostamento del Cavallo in e5); il Bianco avrebbe dovuto giocare 20.Dd6! Ae2 21.Dxf8+ con vantaggio. Dopo la mossa del testo, 20…d5! 21.Dc1 Ca4 22.exd5 Axa2+! 23.Ra1 Dc5 24.dxe6 Cxc3 25.Td4?? (l’unica era 25.e7!) Axe6 26.Axe6 fxe6 27.Ta4 Cxa4 28.c4 Td8 29.Ra2 Db4 30.Te1 Td3 31.Txe6 Cc3+ (0-1). Il Nero ha sfruttato la regola che il numero di pezzi in attacco conta più del loro valore, mentre il Bianco non ha saputo smorzare a tempo l’attacco del Nero.
In epoca romantica (fino al 1930 o giù di lì) il sacrificio di qualità posizionale era praticamente sconosciuto e utilizzato solo da giocatori molto forti, spesso con l’unico fine di conservare un forte attacco piuttosto che finire in un noioso finale. Nella famosa Treybal-Spielmann (Teplice-Sanov 1922), il Nero poteva continuare tranquillamente con 21…Dd5 22.Dg4 Tf5 guadagnando il pedone e6 e conservando un grande vantaggio.
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Preferì invece 21…Ae6?! 22.Axa8 Txa8 23. Dc2 Ac4!. Il Nero ha la coppia degli Alfieri e una buona maggioranza sull’ala di Donna e finì con il vincere. Nonostante il risultato, il sacrificio di qualità non si può considerare la mossa migliore.
La strategia migliore della parte che subisce un sacrificio di qualità errato consiste nell’evitare di assecondare il gioco dell’avversario, cercando immediatamente del controgioco.
Sacrifici corretti
Ecco alcuni esempi in cui chi effettua il sacrificio di qualità ottiene in cambio una delle forme di compenso che abbiamo elencato. Studiateli: si può dedurre che un corretto sacrificio di qualità vale da 1,5 a 2,5 pedoni. Non studieremo le intere partite (possono essere trovate in ogni database scacchistico), rimarcando solo come il sacrificio di qualità “abbia riaperto i giochi”; del resto, negli esempi che seguono, data la posizione iniziale è spesso la mossa di gran lunga migliore.
N
Il Bianco (Ivanov-Silman, New York 1991) ha appena giocato la sorprendente 14.b3!! per evitare che il Cavallo vada in c4, sacrificando al tempo stesso la qualità. Nei suoi commenti alla partita il conduttore del Nero pensa che il Bianco sia stato costretto a sacrificare la qualità; in realtà sembra che sia del tutto logico dare una Torre inattiva per l’Alfiere che difende l’arrocco: il Bianco possiede una coppia degli Alfieri affiancati e può premere sulla colonna a. La partita terminò patta.
Nella partita (Selezniev-Alekhine, Triberg 1921) che segue il Nero giocò 20…Tb4!.
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Anche in questo caso il sacrificio di qualità è giustificato: il Nero si crea un pedone passato (21.Axb4 cxb4!) e un buon avamposto per il Cavallo; resta inoltre con la coppia degli Alfieri. Il Bianco ha l’Alfiere campochiaro cattivo e il pedone a4 debole. Il Bianco non riuscì a utilizzare il vantaggio materiale (non ci sono colonne aperte per le Torri!) e finì con il perdere. Sicuramente la posizione dopo il sacrificio di qualità non può essere considerata favorevole al Nero, ma il sacrificio ha concesso al Nero un po’ d’iniziativa, situazione in cui si sa che il difendente ha più possibilità di sbagliare.
Siamo nella Tolush-Botvinnik (1945), dopo che il Bianco ha giocato 21.Ad6.
N
Seguì 21…Txd6!, sacrificando la qualità. Watson nel suo Un secolo di scacchi (1998) sentenziò che “nessun computer è ancora in grado di concepire un piano come questo”. In realtà già pochi anni dopo l’affermazione di Watson, i migliori programmi giocano subito il sacrificio, a riprova del fatto che una teorizzazione del sacrificio di qualità è facilmente implementabile nella pratica (e in un programma per computer). In effetti il Nero, che subisce l’iniziativa, ma ha un pedone in più, con il sacrificio guadagna praticamente un secondo pedone, toglie la coppia degli Alfieri e smorza l’iniziativa: un compenso più che sufficiente. Il Nero vinse cambiando le Donne e poi avanzando i pedoni sull’ala di Donna.
Ecco ora un esempio (Liublinsky-Botvinnik, 1943) basato sulla chiusura delle colonne per le Torri avversarie.
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Il Nero gioca 25…Td4. Chi ha presente l’elenco dei compensi a inizio articolo dovrebbe aver capito che accettare il sacrificio non può essere favorevole. Del resto il rifiutarlo porta il Nero a occupare la colonna d. In ogni caso appare preferibile giocare 26.Ca4 attaccando il pedone c5 che è obiettivamente debole. Il Bianco invece giocò: 26.Ce2 Ac8 27.Cxd4?! e finì col perdere per una serie di mosse criticabili: un esempio di come l’iniziativa successiva a un sacrificio di qualità finisca per favorire il giocatore più forte.
Un esempio recente (Kamsky-Shirov, 2007).
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Il Bianco gioca 1.Te5 Ad6 2. f4! con un meccanismo classico che avvia il sacrificio di qualità. Dopo 2…Axe5 3.fxe5 il Bianco (cui bastava la patta per assicurarsi la Coppa del Mondo) ha liberato un pedone, ha un avamposto per il Cavallo c5 (e quindi il pedone a appare meno vulnerabile) e ha esposto il Re nero. Il Nero continuò con 3…Db7?! (forse è migliore 3….De7 4.Cc5 Dh4 cercando subito controgioco senza allontanare la Donna dal Re; infatti con un seguito simile a quello della partita si potrebbe avere: 5.e6+ Rg7! perché ora su 6.De5+ è possibile 6…Df6!) 4.Cc5 Db4 5.e6+ Rg8 6. Td1! Dxa5 7.e7 Te8 8.De6+ Rg7 8.De5+ e patta per scacco perpetuo.
Quest’ultimo esempio è tratto da una mia partita lampo in rete. Dopo 1.e4 e5 2.Ac4 Cf6 3.d3 Cc6 4.Cc3 Ac5 5.f4 d6 6.Cf3 a6 7 f5 Ca5 8.a3 Cc4 9.dxc4 Cg4 10.Ag5?! (meglio 10. De2) f6 11.Ah4 0–0 12.Dd3 Ce3 13.Tg1 Cg4,
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giocai 14.0-0-0! Axg1 15.Txg1.
Dopo il sacrificio di qualità il Bianco deve giocare attivamente. Se si osserva l’elenco dei possibili compensi, si può notare che l’unica possibilità che ha il Bianco è quella di esporre il Re nemico. Può guadagnare tempi con h3-g4 e con il salto del Cavallo in d5. Da valutare la debolezza del pedone f6.
15… c6. Il Nero elimina un primo problema, il salto del Cavallo in d5. 16.h3 Ch6 17.g4. Il piano del Bianco procede su g5. 17…Cf7 18.g5 fxg5 19.Cxg5 Cxg5 nell’ottica di smorzare l’attacco del Bianco eliminando pezzi, ma l’attacco alla Donna conserva l’iniziativa. 20.Axg5 Dc7 21.c5! Si noti come questa mossa mantenga l’iniziativa con l’attacco a d6. 21…dxc5 22.Dc4+ Rh8 23.Dxc5! Af5.
Il Nero non ha retto la pressione e alla fine ha dato un pezzo per due pedoni. Nella posizione del diagramma il Bianco sta peggio e il sacrificio di qualità probabilmente è la mossa migliore. Si noti come abbia funzionato perché a ogni mossa il Bianco “poneva problemi al Nero”.