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Finale di Alfiere contro Cavallo

I finali di Alfiere contro Cavallo potremmo definirli “non finali”, visto che poche sono le regole applicabili, al di fuori di quelle generali sui due pezzi che valgono anche nel mediogioco.

Si può dire per esempio che

  • la parte forte può usare lo zugzwang per mettere alle corde la parte debole
  • un artificio tattico molto usato in questo genere di finali è la deviazione
  • l’Alfiere deve cercare di tagliare fuori il Cavallo (soprattutto quando è al bordo)
  • i pedoni avversari vanno fissati su case attaccabili dall’Alfiere (in modo che Re o Cavallo siano legati alla loro difesa)
  • la presenza di pedoni passati favorisce l’Alfiere
  • l’attività del Re è un fattore molto importante
  • nelle posizioni aperte l’Alfiere è superiore al Cavallo
  • nelle posizioni chiuse il Cavallo è più forte dell’Alfiere
  • con pedoni su entrambi i lati, l’Alfiere è più forte
  • il Cavallo in difesa può
    • usare tatticismi (forchetta)
    • fissare i pedoni su casa di colore dell’Alfiere (e i propri su casa di colore opposto)
    • costruire una barriera o una fortezza.

Tutte queste regole molto generali (e quindi suscettibili di molte eccezioni) non servono granché, se poi non si sa come fare! Spesso spostare un pezzo o i Re di una casa cambia tutto e, data una posizione, con il senno di poi è facile desumere regole che però non valgono per altre posizioni. Altre volte (soprattutto nelle partite reali, non negli studi!) ci sono più mosse vincenti e può essere fuorviante pensare che una sola sia la vincente.

Cavallo e pedone contro Alfiere

L’unica posizione che conviene memorizzare è quella in cui un Cavallo cerca di portare a promozione un pedone con l’Alfiere che controlla una casa davanti al pedone.

Finale di Alfiere contro CavalloN

Gli strumenti che il Bianco ha a disposizione sono la minaccia di catturare l’Alfiere e l’interferenza del Cavallo che “copre” la casa in cui il pedone vuole avanzare.

La diagonale lunga – Se il Re nero è lontano e il pedone non ha ancora raggiunto la settima, il Nero si può salvare con il solo Alfiere se la diagonale è lunga almeno cinque case, questo perché sia il Re sia il Cavallo ne controllano al massimo due.

Nel diagramma soprastante il Nero si salva con 1… Ad8 2. Ce7 Rc2 3. Re8 Ab6 4. Rd7 Ac5 5. Cf5 Af8 e patta.

Vediamo cosa accade con la diagonale corta:

Finale di Alfiere contro CavalloN

1… Ae8 2. Cc4 Rc2 3. Cd6 Ah5 4. Rh6 e vince.

Si noti il “si può salvare”: esistono casi particolari dove la parte con l’Alfiere perde comunque (la condizione della diagonale lunga è solo facilitante). Se il pedone è di Torre le cose si complicano perché l’Alfiere ha un solo lato su cui spostarsi e può essere catturato dal Re avversario; la parte debole patta solo se il Re debole riesce a chiudere nell’angolo il Re forte. La posizione finale dopo la cattura dell’Alfiere deve essere questa:

Alfiere contro Cavallo e pedoneN

Comunque il Nero muova, non può impedire al Re bianco di chiudere il Re avversario in a1. La posizione deve essere tale che il Cavallo non può controllare la casa della successiva mossa del Re bianco (in questo caso c1), né può controllare in un numero pari di mosse la casa in cui è il Re bianco è ora (c2; ricordiamo che il Cavallo non può perdere un tempo eseguendo triangolazioni); se il Cavallo fosse stato in d4 la vittoria sarebbe stata elementare con la manovra Cb5-a3.

Negli esempi precedenti il Re debole era molto lontano e ciò paradossalmente era un vantaggio. infatti esistono posizioni dove la strategia della diagonale lunga fallisce perché il Re debole è troppo vicino e di ciò può approfittarne un Cavallo per guadagnare un tempo prezioso. In questo esempio (Kling e Horwitz, 1851) l’infelice posizione del Re nero limita la mobilità dell’Alfiere:

Alfiere contro Cavallo e pedoneB

1.Cd5 Ab5 [1…Ra7 2.Cb4 Ra8 3.Cc6] 2.Cb4 Ae8 3.Cc6 e vince.

Sembrerebbe logico concludere che “il Re deve stare lontano”; in realtà il Re debole può essere un valido supporto al suo partito perché esistono configurazioni in cui la sua azione di aiuto all’Alfiere può essere fondamentale. Per esempio nel caso di pedone di Cavallo già giunto in sesta, si potrebbe avere questa configurazione con il Re debole lontano:

Alfiere contro Cavallo e pedoneB

1.Aa1 [1.Ab2 Rc2 2.Aa1 Ca4] 1…Rc2 2.Rg8 Ca4 3.Af6 Cc3 e vince. Si noti che anche in questo caso la posizione iniziale del Cavallo è fondamentale perché se fosse stato in d5 anziché in c5 la posizione sarebbe patta. L’unica possibilità di salvezza con il Cavallo che può arrivare in c5 è che il Re bianco sia così vicino da impedire la manovra vincente di Cavallo.

Diagonale corta – Abbiamo visto che se l’Alfiere è su una diagonale corta (al massimo quattro case) e il Re è lontano la parte debole perde. Quindi l’unica speranza è di fare intervenire il Re. In questi casi la difesa è ancora comunque molto difficile perché si basa su calcoli molto precisi, inerenti strettamente alla posizione considerata.

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