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Elometer

Elometer. è uno strumento elaborato nell’ambito di una ricerca universitaria che consente in poche ore (da una a tre, a seconda del tempo che ci dedicate) di avere una valutazione del proprio Elo, risolvendo 76 posizioni. Il risultato è centrato sul valore ritenuto più probabile con uno scarto di circa 120 punti in più o in meno. Interessante soprattutto per chi non frequenta i tornei, la domanda che ci si deve porre è: è affidabile? Sicuramente dà buoni risultati che però probabilmente sono un po’ falsati dalla serie di domande che vengono proposte prima del verdetto finale.

NOTA – Probabilmente, per vari motivi, il software non considera il tempo di soluzione che non dovrebbe superare i 60’. Occorre farlo in una sola sessione (per simulare la “stanchezza” di una partita) e togliere circa 100 punti ogni mezz’ora che ci si impiega sopra la soglia dell’ora. Dati per tempi sopra le 4 ore non sono attendibili.

Cosa dicono gli autori di Elometer

Il programma utilizza la teoria della risposta a eventi (le posizioni delle partite in questo caso; o “teoria dei tratti latenti”; Hambleton, Swaminathan e Rogers, 1991) per ricavare una stima della forza di gioco in base alle risposte a una serie di problemi scacchistici. Per arrivare a questa stima, abbiamo utilizzato il modello Birnbaum a due parametri (Lord, 1980) che consente alle posizioni di differire a) in difficoltà e b) in potere discriminatorio. L’insieme dei problemi di scacchi che abbiamo utilizzato è stato preso dal “Test di scacchi di Amsterdam” sviluppato da van der Maas & Wagenmakers (2005), che hanno presentato i loro problemi di scacchi a un campione di 259 partecipanti a un torneo open olandese. La valutazione Elo nazionale di questi partecipanti variava da 1169 a 2629. Utilizzando un sottoinsieme degli elementi di questo test (il set di elementi Scegli-A-Move A e B), gli autori sono stati in grado di calcolare una stima di massima verosimiglianza della valutazione ELO basata su una formula di previsione che regredisca le stime di capacità latente del modello Birnbaum sui rating ELO del campione di confronto. Utilizzando la funzione di informazione del test, siamo stati anche in grado di calcolare un intervallo di confidenza del 95% per questa stima.

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LE IDEE REGALO

finali elementari negli scacchi Un finale è elementare quando esistono semplici regole che permettono a un giocatore di forza molto modesta di battere il campione del mondo. Questa definizione permette di dare la massima efficienza allo studio del finale, consentendo anche a giocatori di forza magistrale da un lato di non perdere tempo ed energie nello studio di finali talmente complessi da essere poi non gestibili in partita e dall’altro di non avere buchi clamorosi nella preparazione. Il testo è pertanto adatto ai giocatori che vanno dal principiante al Maestro con 2.200 punti Elo
capire gli scacchi La seconda edizione di Capire gli scacchi è il sunto della profonda rivoluzione nella didattica scacchistica dell’ultimo quinquennio. In particolare appare ormai chiaro che i metodi di studio per un giocatore che aspiri a diventare Grande Maestro sono diversi da quelli per l’amatore di buon livello che ha evidenti limiti di tempo e a cui questo volume è destinato. Devono essere quindi implementati metodi di allenamento e di gioco (il METODO SCAS) che dirigano il giocatore verso ciò che offre il massimo risultato con il minimo sforzo. Capire gli Scacchi non porta al titolo di Grande Maestro, ma è una delle vie più efficienti per ottimizzare il tempo dedicato agli scacchi.

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