Il principale difetto dell’Alfiere è sicuramente il fatto che si muove su case di un solo colore. I due Alfieri (coppia) sono in grado però di coprire tutta la scacchiera e posseggono un’energia incredibile, spesso sottovalutata dai principianti. Il giocatore esperto parla invece di vantaggio della coppia degli Alfieri per indicare il possesso dei due Alfieri contro Alfiere o Cavallo o contro due Cavalli.
La strategia di chi possiede la coppia degli Alfieri è chiara:
- rendere stabile (smorzare cioè l’eventuale iniziativa dell’avversario) la posizione;
- una volta stabile, preparare i cambi dei pedoni per aprire ancora di più la posizione e valorizzare gli Alfieri;
- togliere i punti di appoggio avanzati ai Cavalli avversari;
- evitare il cambio di uno degli Alfieri
- sviluppare il gioco sulle case dove all’avversario manca un Alfiere.
Se la posizione resta chiusa ben difficilmente si può sfruttare il potenziale degli Alfieri. Come ha giustamente osservato Laketic, la coppia degli Alfieri resta un plus anche in posizione chiusa per il semplice fatto che la posizione prima o poi si potrà aprire (a meno che la struttura pedonale non sia rigida e fissa)!
L’ultimo punto è ben mostrato da questo esempio (Dorfman – Bronstein, Erevan 1975):
B
Il Bianco giocò 17.e3. Sentiamo Dorfman: perché il Bianco si accontenta di spingere il pedone solo di un passo? Quando si possiede la coppia degli Alfieri, è logico sviluppare il gioco sulle case dove all’avversario manca l’Alfiere (in questo caso sulle case chiare).
La strategia di chi non ha la coppia degli Alfieri è invece:
- agire attivamente anche con l’apertura di linee prima che l’avversario si consolidi
- se l’avversario si è consolidato, cercare di bloccare la posizione;
- cercare punti di appoggio per i Cavalli;
- cambiare l’Alfiere (o un Cavallo) per uno degli Alfieri avversari.
Le prime due regole di entrambi gli schieramenti vanno spiegate alla luce della formazione della coppia degli Alfieri. Ovviamente se essa avviene senza nessun compenso per l’avversario (come accade fra principianti), la parte con la coppia acquisisce un plus immediato che può o meno sfruttare a seconda della posizione. Di solito chi rinuncia alla coppia degli Alfieri acquisisce vantaggi compensatori di diversa natura, avendo quindi una certa iniziativa. Tale iniziativa può essere sfruttata anche aprendo paradossalmente la posizione prima che la parte con la coppia consolidi le debolezze e passi allo sfruttamento del plus dei due Alfieri.
Nota – Non c’è vantaggio nella coppia degli Alfieri se l’avversario ha una casa centrale per il suo Cavallo o per il suo Alfiere non attaccabile dai nostri pedoni.
Occorre premettere che la strategia di bloccare la posizione dopo il consolidamento della posizione di chi ha la coppia è spesso destinata a fallire perché l’avversario non avrà difficoltà a evitarla, magari cambiando un Alfiere per rimanere in un finale vantaggioso di Alfiere contro Cavallo con pedoni su entrambi i lati.
Watson ha cercato di illustrare i casi in cui una coppia di Cavalli può tenere testa alla coppia degli Alfieri:
- La parte dei Cavalli può sfruttare debolezze permanenti (per esempio pedoni doppiati poco mobili in posizione centrale, possibilmente facilmente attaccabili).
- La parte dei Cavalli sfrutta vantaggi temporanei come maggiore spazio o controllo del centro.
In entrambi i casi, come spiegato sopra, si deve lottare molto attivamente contro la coppia degli Alfieri, magari anche aprendo la posizione, ma evitando che l’avversario si consolidi e riesca poi a sfruttare la coppia; i Cavalli devono trovare buoni avamposti che servano da compenso stabile.
La posizione che segue è tratta dalla Smyslov-Botvinnik (Mosca, 1948).
B
I pedoni del Nero sono penosi, isolati e/o doppiati, ma i due Alfieri assicurano un potenziale d’attacco incredibile, tanto più che il Cavallo in g1 non è certo il massimo; ormai il Nero si è stabilizzato ed è in vantaggio. La partita continuò con: 30.b3 Te1 31.bxc4 Axc4 32.Af1 (per parare la minaccia Ac5-g1) Txd1 33.Dxd1 Td8 34.Dc2 Ad5. La posizione del Bianco è senza speranza perché il cambio del Cavallo in g1 minaccia il guadagno di una Torre. 35 Dc3 Ad4 36.Dd3 De3 (ma era più forte 36…De1, anche se la mossa di Botvinnik semplifica il gioco, mantenendo un vantaggio enorme) 37.Dxe3 Axe3 38.Ag2 Axf3 39.Afx3 Td2 40.Ce2 Txa2 il Bianco abbandona.
Sono bastate dieci mosse per far crollare la posizione bianca!
Gli esempi in cui due Cavalli primeggiano su due Alfieri sono molto più complessi, spesso durano per tutta la partita e non è certo che il giocatore che ha i due Cavalli vinca grazie a essi. L’esempio più celebre e antico è quello della variante di cambio della Spagnola (1.e4 e5 2.Cf3 Cc6 3.Ab5 a6 4.Axc6 dxc6 5.0-0):
N
Il Nero ha la coppia degli Alfieri, ha la struttura pedonale sull’ala di Donna deteriorata ed è arretrato come sviluppo. Recentemente Radjabov ha giocato tale apertura (molto quotata da parte di Fischer), con ottimi risultati anche ad altissimi livelli. Preferire uno o l’altro colore è, allo stato attuale delle conoscenze, una questione di stile personale.
Si deve però rilevare che, statisticamente parlando, la coppia degli Alfieri è sicuramente un plus come ha dimostrato l’analisi di Watson (Un secolo di scacchi): a prescindere dal colore, nel finale (pari pedoni e solo pezzi leggeri) la coppia contro i due Cavalli ottiene il 63% dei punti (contro il normale 50%); stessa situazione contro Alfiere e Cavallo; nel mediogioco il colore diventa più importante e la coppia ottiene il 62% con il Bianco e il 57% con il Nero contro la coppia dei Cavalli e il 61% con il Bianco e il 57% con il Nero contro Cavallo e Alfiere. Mediamente sempre comunque circa 8 punti percentuali in più della situazione globale.
Se si osserva la posizione degli Alfieri neri alla 31-esima mossa, si nota che sono affiancati. L’affiancamento è tipico delle Torri: si pensi alla potenza di due Torri in e1 e in d1, il controllo delle due colonne. In realtà è possibile affiancare anche Alfieri o Cavalli, aumentandone reciprocamente la forza perché si attua il controllo di un ampio settore della scacchiera.
Per i Cavalli l’affiancamento è situazione un po’ occasionale, ecco un esempio tratto dall’apertura Alekhine:
B
Per gli Alfieri invece l’affiancamento è prassi normale quando si possegga la coppia dei due pezzi leggeri. In una variante del Gambetto danese il Bianco sacrifica due pedoni per affiancare gli Alfieri e puntarli sull’eventuale arrocco corto avversario.
N
Poiché la posizione che ne deriva (1.e4 e5 2.d4 exd4 3.c3 dxc3 4.Ac4 cxb2 5.Axb2), è considerata pari, in questo caso la coppia degli Alfieri e il vantaggio di sviluppo del Bianco valgono due pedoni!
Nella Bernstein-Murey (Israele, 1980) due Alfieri affiancati portano un pedone a promozione.
B
40.Txe4! (sacrificando la qualità) fxe4 41. a6 Tf6+ 42.Rg2 Tg6+ 43.Rh1 Tc6 44.a7 Tc8 45.Ac4+ Rg7 46.Ad5 (1-0).