La polemica dell’attuale didattica scacchistica fra chi sostiene che non ci sono regole (Watson) e chi invece ne sottolinea l’importanza (Aagaard, Dvoretzky) ha avuto come punto di partenza alcune regole classiche; fra queste, quella che sconsiglia di piazzare un Cavallo ai bordi della scacchiera in quanto esso diventa un pezzo decisamente poco movibile, impacciato e poco utile.
Consideriamo questa posizione ricavata da una partita fra principianti.
B
Il Cavallo del Bianco è minacciato; una mossa ragionevole sarebbe 1.Cd5, accentrando il Cavallo, eventualmente cambiandolo con l’antagonista in f6. Il Bianco potrebbe giocare anche le ritirate 1.Cb1 o 1.Cd1 oppure l’aggressiva 1.Cb5. Da considerare anche 1.Ce2 che però chiude la strada all’Alfiere. Ebbene, il Bianco scartò tutte queste possibilità e giocò la peggior mossa di Cavallo: 1.Ca4.
Dopo 1…a6, il Nero minaccia l’immediata cattura del Cavallo con 2…b5. Basta questa considerazione per capire come il Cavallo in a4 non ci faccia nulla e che il suo salvataggio (con b3 e poi Cb2) costerà altri due tempi.
Esempi come il precedente sono sempre stati portati a giustificazione della regola del Cavallo al bordo. Peraltro, molte aperture moderne sviluppano lateralmente il Cavallo. Per esempio nella variante dei 4 pedoni della difesa Est Indiana, dopo 1.d4 Cf6 2.c4 g6 3.Cc3 Ag7 4.e4 d6 5.f4 0–0 6.Cf3 il Nero può sviluppare il Cavallo in a6
B
con l’obiettivo di giocare c5 e portare il Cavallo in c5 se il Bianco cambia oppure in c7 (controlla d5, b5 ed e6) se non cambia.
Qual è dunque la verità? Il Cavallo al bordo ci sta bene oppure no? La risposta è semplice:
un Cavallo è giocabile al bordo per esigenze di sviluppo oppure per combinazioni tattiche.
Negli altri casi deve ritenersi invece un handicap (si veda la Lilienthal-Smyslov).
Ovvio che un Cavallo al bordo (come in h4/h5 in molti attacchi sull’ala di Re del Nero/Bianco) che minacci una combinazione decisiva è più che giustificato.
Più difficile è giudicare l’esigenza di sviluppo. Mettere un Cavallo al bordo perché non si sa dove metterlo non è una buona strategia, soprattutto se ci resterà per tutta la partita.
Si comprende facilmente che un Cavallo bianco che dalla sua posizione di partenza deve andare in b5 può arrivarci da a3 (pensiamo alla stravagante risposta alla Siciliana 1.e4 c5 2.Ca3) o da c3; se decidiamo di porlo al bordo dobbiamo assicurarci che possa essere poi sviluppato correttamente, che la sua posizione ideale sia raggiunta. Il Cavallo è cioè di solo transito nelle caselle marginali.
Vediamo due esempi illuminanti. Il primo è tratto dalla Albanesi-Barlocco (Jesolo, 2007):
B
Il Bianco ha cambiato velocemente le Donne per lasciare il Re nero al centro. Per esigenze difensive i due Cavalli neri sono finiti al bordo, ma la posizione del Nero è ottima, la partita è equilibrata (infatti finì patta alla 47-esima mossa). Il Cavallo in h6 può essere rigiocato in f7 o in g4 (minaccia che costa al Bianco il tempo h3) e quello in a6 può essere sviluppato in c7 o in c5.
Nell’esempio che segue (De Nardi-Albanesi, Jesolo 2007) si ha invece un infelice esempio di Cavallo al bordo.
Dopo le mosse 1.e4 g6 2.d4 Ag7 3.Ae3 c6 4.Cc3 d5 5.e5 il Nero sviluppò il Cavallo in h6.
B
Tale mossa è giocabile, ma il Nero deve porsi il problema di come riposizionare il Cavallo. Ci sono sostanzialmente due piani: quello con f6 e Cf7, attaccando la punta della catena dei pedoni bianchi e quello dove il Cavallo da h6 tiene sotto tiro le case f5 e g4. Entrambi i piani sono corretti, anche se il secondo è più ambizioso. Dopo 6.f4 0-0 7.h3 Cf5 8.Af2, il Nero avrebbe potuto giocare la semplice 8…Db6 con pressione sul lato di Donna del Bianco. Invece, per puntellare la posizione del Cavallo in f5 (e giustificare quindi tutto il piano), giocò l’orribile 8…h5?.
B
Il Bianco non si fece intimorire e continuò con 9.g4 hxg4 10.hxg4 Ch6 11.Ae2.
N
Il Cavallo è tornato al bordo e ora dopo la semplice Ae3, il Bianco minaccia f5 con guadagno di un pezzo. Per salvare il Cavallo, il Nero può decidere se liquidare tutti i pedoni sull’ala di Re e giocare con il Re completamente indifeso oppure chiudere la posizione, giocando praticamente con due pezzi in meno l’Ag7 e il Ch6. La sua posizione è indifendibile.