• HOMEhome
  • CORSO DI SCACCHI
    • Chi siamo
    • Contatti
  • Per cominciare
  • Livello medio
  • Strategia
  • Tattica
  • Finali
  • albanesi.it

Cambio di Alekhine

Il cambio di Alekhine è un’idea strategica espressa da Alekhine nel 1924 dopo una partita con Lasker.

In pratica si tratta di sfruttare un cattivo piazzamento del Cavallo di Donna (in d7 per il Nero o in d2 per il Bianco) per aprire con vantaggio la colonna c scambiando il pedone c per quello d dell’avversario.

Infatti, quando la colonna c è aperta, il piazzamento ideale del Cavallo è in c6 (c3).

In realtà, l’idea di Alekhine spesso non è “obbligata” nel senso che in una posizione particolare possono esistere anche altri piani più promettenti. Di solito è tanto più prioritaria quanto più è possibile occupare velocemente la colonna c.

Siamo nella Taimanov-Terpugov (Mosca 1951) dopo le mosse iniziali 1.d4 d5 2.c4 c6 3.Cf3 Cf6 4.Cc3 Cbd7?!:

Cambio di AlekhineB

Questa variante della Slava è caduta in disuso e ad alti livelli il Bianco ha percentuali di vittoria intorno all’80%. Taimanov continuò con 5.cxd5! cxd5 6.Af4 e6 7.e3 Ae7 8.h3 a6 9.a4 0–0 10.Ad3 b6 11.0–0 Ab7. Ora il Bianco è pronto a raddoppiare le Torri sulla colonna c con Db3, Tfc1, Tc2, Tac1 con un vantaggio piuttosto netto.

Il cambio di Alekhine ha perso nel tempo gran parte della sua importanza e oggi resta una possibilità fra le tante insite nella posizione e solo in pochi casi (come nella Taimanov-Terpugov) il cambio è la miglior arma in assoluto (posizione didattica). A riprova di quanto detto, si analizzi questa posizione:

Cambio di AlekhineB

Botvinnik la giocò due volte. Nel primo caso (contro Ragozin) preferì giocare 10. b3!?, cercando di sfruttare la diagonale a1-h8, nel secondo (contro Blau) preferì giocare il cambio di Alekhine, ma non occupò le colonne con le Torri: lo scambio servì per giocare una veloce Db3 e attaccare sull’ala di Donna con l’avanzata del pedone a. In sostanza Botvinnik vide nel cambio il modo di punire la posizione del Cavallo d7 che era molto distante dalla casa ottimale c6.

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

LE IDEE REGALO

finali elementari negli scacchi Un finale è elementare quando esistono semplici regole che permettono a un giocatore di forza molto modesta di battere il campione del mondo. Questa definizione permette di dare la massima efficienza allo studio del finale, consentendo anche a giocatori di forza magistrale da un lato di non perdere tempo ed energie nello studio di finali talmente complessi da essere poi non gestibili in partita e dall’altro di non avere buchi clamorosi nella preparazione. Il testo è pertanto adatto ai giocatori che vanno dal principiante al Maestro con 2.200 punti Elo
capire gli scacchi La seconda edizione di Capire gli scacchi è il sunto della profonda rivoluzione nella didattica scacchistica dell’ultimo quinquennio. In particolare appare ormai chiaro che i metodi di studio per un giocatore che aspiri a diventare Grande Maestro sono diversi da quelli per l’amatore di buon livello che ha evidenti limiti di tempo e a cui questo volume è destinato. Devono essere quindi implementati metodi di allenamento e di gioco (il METODO SCAS) che dirigano il giocatore verso ciò che offre il massimo risultato con il minimo sforzo. Capire gli Scacchi non porta al titolo di Grande Maestro, ma è una delle vie più efficienti per ottimizzare il tempo dedicato agli scacchi.

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati