Il titolo di questo articolo è quello di un recente libro di G. Laketic; l’autore identifica gli elementi che caratterizzano le posizioni dove i pezzi pesanti lottano in presenza dei soli Alfieri di colore contrario. Laketic fornisce un metodo per valutare tali posizioni. L’opera deve considerarsi moderna perché, a differenza di tante opere classiche (appartenenti ormai alla vecchia didattica scacchistica), non si limita a mostrare esempi, ma fornisce anche un metodo per gestirli.
Classicamente, le posizioni con Alfieri contrari e pezzi pesanti sono giudicate favorevoli per chi ha l’iniziativa; la parte forte deve cercare di evitare i cambi dei pezzi pesanti per non entrare in un finale di soli Alfieri contrari, finale che, come si sa, favorisce grandemente la patta.
Il vero problema è che, senza una chiara comprensione della posizione, non è affatto facile capire chi deve prendere l’iniziativa e come deve farlo. In alcune posizioni la parte debole non deve fare altro che difendersi e la ricetta classica che “deve cercare l’iniziativa” appare del tutto irrealistica.
Laketic pertanto offre un metodo che definisce la parte in vantaggio nei casi in cui gli arrocchi siano omogenei. L’autore avverte che in caso di arrocchi eterogenei (ai quali dedica un capitolo) spesso è necessario calcolare molto e non si può applicare il metodo in modo troppo scolastico.
Il metodo – La valutazione della posizione passa attraverso questi elementi, in ordine di importanza:
- Sicurezza del Re
- Valore degli Alfieri
- Presenza di traverse e linee aperte
- Presenza di pedoni liberi.
Sicurezza del Re – Si tratta di valutare la struttura pedonale intorno al Re, cioè la disposizione dei pedoni e le debolezze che vi sono. Il numero dei pedoni che coprono il Re è importante; quanto maggiore è il numero dei pedoni tanto maggiore è la sicurezza del Re (oltre a favorire/limitare gli Alfieri in gioco). Un artificio classico di chi attacca è proprio quello di cambiare ulteriormente un pedone perché per esempio una situazione 2 vs. 1 è più favorevole di 3 vs. 2. La presenza delle Donne è un fattore che penalizza chi ha il Re debole in base al numero dei pedoni che lo coprono. Infine occorre considerare le case raggiungibili dall’Alfiere avversario.
Valore degli Alfieri – Qui la valutazione è quella classica, corretta con gli elementi che creano la sicurezza del Re; infatti il compito principale dell’Alfiere in presenza di pezzi pesanti consiste nell’attaccare/difendere il Re.
Traverse e colonne – Sono le linee di attacco contro il Re perché avvicinano i pezzi pesanti alla zona calda e in presenza di pedoni liberi sostengono la promozione.
Pedoni liberi – La presenza di pedoni liberi crea un secondo fronte strategico (oltre all’assalto ai Re); se poi non ci sono le Donne, la presenza di pedoni liberi avvicina il mediogioco al finale con le forze tese alla gestione della promozione e a rendere passive le Torri dell’avversario. Il pedone libero può servire per attaccare il Re (ovviamente deve essere nella zona calda), per distogliere forze che partecipano alla sua avanzata o al suo blocco e infine a creare motivi tattici legati alla promozione.
Il testo di Laketic è ricchissimo di esempi nei quali l’autore non solo tratta e approfondisce l’argomento del libro, ma offre precisi e pregevoli commenti su altri elementi di strategia scacchistica. Fra le tante partite del libro, ne propongo una (Tortarolo-Laketic, Asti 1992) che ritengo molto didattica per il giocatore di medio livello.
N
Vediamo il commento di Laketic che è anche un’ottima esposizione del suo metodo:
1. Sicurezza del Re
Secondo la struttura dei pedoni che coprono entrambi i Re, sembra che ci sia parità. Anche il numero di pedoni è pari. Il numero dei pedoni affianco al Re, attaccabili dall’Alfiere avversario, sembra per il momento più o meno pari, oppure con un leggero vantaggio del Nero. Tutti questi dettagli portano a una situazione di parità sulla sicurezza del Re, pertanto, per adesso, la presenza delle Donne sembra ininfluente.
2. Valore degli Alfieri
Un caso interessante. L’Alfiere nero è sicuramente più attivo nelle diagonali lunghe, perché l’Alfiere bianco è limitato dal proprio pedone d5 nell’uso della diagonale lunga. Il pedone d5 del Bianco, nello stesso tempo, è utile per il guadagno di spazio e per l’avamposto in e6. A chi dare vantaggio in questo caso? Dipende dal livello di coordinazione degli altri pezzi. Se il Nero riuscirà a coordinare la posizione del suo Alfiere in d4 con gli altri pezzi, soprattutto le Torri, avrà vantaggio e il suo Alfiere sarà decisamente migliore. Diversamente, non avrà un vantaggio sensibile nel valore degli Alfieri.
3. Traverse e colonne
Nella disposizione del Bianco, risalta subito la colonna e e l’avamposto in e6 e il possibile controllo della casa e8 con Ab5. Invece il Nero sembra poter avere la colonna b, ma in previsione di Ab5 del Bianco, questa non servirà a molto. A favore del Nero c’è la possibilità di usare la settima traversa per manovrare con la Torre a8 via a7. Concludendo, tutto sembra a favore del Bianco che potrebbe dominare sulla colonna e, raddoppiando le Torri e chiudendo la colonna b con l’Alfiere in b5.
4. Pedoni liberi.
Non ci sono.
Conclusione: piccolo vantaggio al Bianco.
Piano: per il Bianco è importante raddoppiare le Torri lungo la colonna e insieme all’Alfiere in b5, impostando così una centralizzazione dominante. per il Nero sarebbe importantissimo riuscire a trovare un’altra colonna in cui le sue Torri possano compensare la colonna e.
Mossa al Nero: è utile per il Nero che potrebbe cercare iniziativa.
Fin qui i commenti di Laketic. Analizzando la posizione, i motori concordano (piccolo vantaggio al Bianco) e propongono per il Nero due mosse: 1… Af6 e 1… g5. Si noti che entrambe sono nello spirito dei commenti.
La differenza “umana” è che la prima, anche se apparentemente attiva, alla fine condanna il Nero a soffrire e probabilmente a perdere (un umano non ha la precisione del computer), mentre la seconda pone immediati problemi al Bianco perché lotta per un’altra colonna, bilanciando l’azione sulla colonna e del Bianco. Fra l’altro, aprendo la colonna g, con l’Alfiere in d4 si noterà come l’Alfiere possa colpire più case attorno al Re (in particolare g1). Quindi: 1… g5! 2. g3? gxf4 3. gxf4.
Per capire come 2. g3? sia un errore, basta riapplicare il metodo di Laketic: cosa è cambiato?
N
Le case attaccabili a fianco ai Re: mentre il Bianco non è in grado di attaccare nulla, il Nero può attaccare la casa g1 da d4 (con l’Alfiere) e da g8. La presenza delle Donne accresce quindi il vantaggio del Nero circa la sicurezza dei Re. Anche la valutazione sul valore degli Alfieri cambia perché ora l’Alfiere nero in d4 varrà molto di più del collega bianco.La traversa a7-g7 ora ha senso per il Nero e la colonna g è ora a disposizione.
In sostanza l’apertura della colonna g che il Bianco ha offerto al Nero (si doveva giocare 2. Ab5) fa cambiare la valutazione della posizione: ora il vantaggio è al Nero che può dare matto al Re avversario con l’Alfiere in d4, le due Torri sulla colonna g e l’azione della Donna. Il Bianco dovrà cercare di cambiare i pezzi pesanti. La partita continuò con un gioco impeccabile da parte del Nero:
3…Af6 4.Ab5 Ad4+ 5.Rh1 Ta7 6. e2 Tg7 7.Tg2 Txg2 8.Dxg2+ Rh8 9.Te1 Dh4 [9… Tg8?? 10.Dxg8+ Rxg8 11.Te8+=] 10.Dg3 Dh5 [è chiaro che, se il Nero cambia le Donne, il suo vantaggio crolla] 11.Ae2 Df7 12.Af3 Tg8 13.Dh4 Db7 14.h3 [14.Tb1?? Dxb2!!] 14…Dxb2 15.Te2 Dc1+ e il Bianco abbandonò.