• HOMEhome
  • CORSO DI SCACCHI
    • Chi siamo
    • Contatti
  • Per cominciare
  • Livello medio
  • Strategia
  • Tattica
  • Finali
  • albanesi.it

Gambetto Stafford

Il gambetto Stafford è un esempio di come un’apertura scorretta possa diventare un’arma micidiale.

Questa apertura può essere difficile da affrontare se il Bianco non è preparato. Il Nero rinuncia presto alla possibilità di pareggiare nella speranza che il Bianco giochi una mossa “naturale” che porta a una delle tante trappole!

Come spiega il testo di Gary Gifford, Stafford (il nome del gambetto non deriva dallo Staffordshire Bull Terrier, un cane molto aggressivo!) vinse una partita per corrispondenza in solo sei mosse! Nell’analisi che segue si vede che in moltissime linee il Bianco viene massacrato, cosa non difficile da credere soprattutto nel gioco blitz.

1.e4.e5 2.Cf3 Cf6 3.Cxe5 3.Cc6?!

gambetto stafford

Il Nero ha mosse come Ac5, Dd4 o Dh4, Cg4 o Cxe4, h5 (per supportare un pezzo che, se preso, consentirebbe l’apertura della colonna h per la Th8) o con l’eventuale presa (con o senza sacrificio) in f2.

Il Bianco ha mosse come d3, De2, Cc3, h3 o altre subito dubbie come lo sviluppo dell’Ac1. Il suo problema è capire che la risposta corretta dipende da come il Nero vuole attaccare.

L’apertura deve ritenersi dubbia perché esiste un facile percorso che praticamente spegne subito l’attacco del Nero, consistendo nella coppia di mosse d3-Ae2 con cambio in g4 se il Nero vi porta il Cavallo oppure c3 (inibisce d4 alla Donna e, con d4, si preparare ad accecare l’Alfiere).

Condividi:
  • Share via Facebook
  • Share via Twitter
  • Share via Email

LE IDEE REGALO

finali elementari negli scacchi Un finale è elementare quando esistono semplici regole che permettono a un giocatore di forza molto modesta di battere il campione del mondo. Questa definizione permette di dare la massima efficienza allo studio del finale, consentendo anche a giocatori di forza magistrale da un lato di non perdere tempo ed energie nello studio di finali talmente complessi da essere poi non gestibili in partita e dall’altro di non avere buchi clamorosi nella preparazione. Il testo è pertanto adatto ai giocatori che vanno dal principiante al Maestro con 2.200 punti Elo
capire gli scacchi La seconda edizione di Capire gli scacchi è il sunto della profonda rivoluzione nella didattica scacchistica dell’ultimo quinquennio. In particolare appare ormai chiaro che i metodi di studio per un giocatore che aspiri a diventare Grande Maestro sono diversi da quelli per l’amatore di buon livello che ha evidenti limiti di tempo e a cui questo volume è destinato. Devono essere quindi implementati metodi di allenamento e di gioco (il METODO SCAS) che dirigano il giocatore verso ciò che offre il massimo risultato con il minimo sforzo. Capire gli Scacchi non porta al titolo di Grande Maestro, ma è una delle vie più efficienti per ottimizzare il tempo dedicato agli scacchi.

Thea – San Martino Siccomario (PV) © 2000 - 2023 | P.IVA 01527800187 | Tutti i diritti riservati