Il gambetto Stafford è un esempio di come un’apertura scorretta possa diventare un’arma micidiale.
Questa apertura può essere difficile da affrontare se il Bianco non è preparato. Il Nero rinuncia presto alla possibilità di pareggiare nella speranza che il Bianco giochi una mossa “naturale” che porta a una delle tante trappole!
Come spiega il testo di Gary Gifford, Stafford (il nome del gambetto non deriva dallo Staffordshire Bull Terrier, un cane molto aggressivo!) vinse una partita per corrispondenza in solo sei mosse! Nell’analisi che segue si vede che in moltissime linee il Bianco viene massacrato, cosa non difficile da credere soprattutto nel gioco blitz.
1.e4.e5 2.Cf3 Cf6 3.Cxe5 3.Cc6?!
Il Nero ha mosse come Ac5, Dd4 o Dh4, Cg4 o Cxe4, h5 (per supportare un pezzo che, se preso, consentirebbe l’apertura della colonna h per la Th8) o con l’eventuale presa (con o senza sacrificio) in f2.
Il Bianco ha mosse come d3, De2, Cc3, h3 o altre subito dubbie come lo sviluppo dell’Ac1. Il suo problema è capire che la risposta corretta dipende da come il Nero vuole attaccare.
L’apertura deve ritenersi dubbia perché esiste un facile percorso che praticamente spegne subito l’attacco del Nero, consistendo nella coppia di mosse d3-Ae2 con cambio in g4 se il Nero vi porta il Cavallo oppure c3 (inibisce d4 alla Donna e, con d4, si preparare ad accecare l’Alfiere).